Cosa fare per liberarsi dal dolore discogeno e quali trattamenti utilizzare
La colonna vertebrale è una struttura costituita dalle vertebre e posizionata nel dorso della schiena, con la funzione di sostegno e di protezione per il midollo spinale.
Tuttavia, non si tratta di una struttura statica ma estremamente flessibile ed in grado di curvarsi ed eseguire movimenti di rotazione grazie alla presenza di dischi intervertebrali, ovvero di cuscinetti inseriti tra una vertebra e l'altra che hanno la funzione di ammortizzatori naturali.
Questa struttura, però, può andare incontro a processi di degenerazione o altri tipi di disturbi che possono compromettere la mobilità del corpo e causare dolore.
In questo articolo andremo ad analizzare le possibili cause del dolore discogeno e i trattamenti più efficaci per combattere questo disturbo.
Come sono fatti i dischi intervertebrali e da cosa dipende la loro degenerazione
I dischi intervertebrali sono dei veri e propri ammortizzatori inseriti tra le vertebre che hanno lo scopo di attenuare le pressioni che si sviluppano durante i movimenti. Oltre a ciò, questa struttura fibrocartilaginea consente anche una certa motilità, motivo per cui la colonna vertebrale umana è in grado di curvarsi ed eseguire movimenti di rotazione, seppur limitati.
Nelle persone giovani, i vari dischi costituiscono circa il 25% dell'altezza del rachide ma, percentuale che tende a scendere con l'avanzare dell’età. Infatti, con il passare degli anni i dischi tendono a perdere acqua e a diventare molto più rigidi.
Processo simile si ha durante il giorno, quando la pressione sul disco intervertebrale fa fuoriuscire dei liquidi riducendo lo spessore del disco, motivo per cui l'essere umano al risveglio è alto circa 2 cm in più rispetto a fine giornata, quando si è passato molto tempo in piedi.
Per quanto riguarda l'anatomia di queste strutture, possiamo dire che un disco intervertebrale possiede la forma di una lente biconvessa, costituito da due parti:
- Nucleo polposo: una massa gelatinosa giallognola costituita per lo più da acqua, che ha lo scopo di rispondere alle sollecitazioni;
- Anulus fibroso: si tratta di una solida e concentrica impalcatura periferica che ha lo scopo di contenere e proteggere il nucleo polposo e conferisce al disco una grande resistenza alla compressione.
La funzione dei dischi intervertebrali è particolarmente importante nel tratto lombare, dove le vertebre subiscono un maggiore carico, motivo per cui il dolore da lombalgia discogena è molto più comune rispetto agli altri tratti del rachide vertebrale.
Dolore discogeno: sintomi e cause più frequenti
I dischi intervertebrali sono, quindi, dei veri e propri ammortizzatori naturali, in grado di resistere alle sollecitazioni provocate sia dalla forza di gravità che da movimenti o traumi subiti dal rachide.
Tuttavia, quando subentrano processi di invecchiamento naturale o usura di queste strutture fibrocartilagine, il disco può andare incontro a degenerazione, perdendo il contenuto idrico e diventando meno elastico e più soggetto a lesioni sotto carico.
Il dolore discogeno, infatti, è una delle principali cause di mal di schiena e si manifesta con un forte dolore che può intensificarsi durante le attività che mettono ulteriore pressione sui dischi. Il dolore compare con molta più frequenza a livello della parte bassa della schiena, motivo per cui si parla di lombalgia discogena.
Ciò accade perché, come già accennato, la zona lombare è quella soggetta ad un carico maggiore rispetto, ad esempio, a quella cervicale, con manifestazioni dolorose e sintomi che includono:
- Riduzione della mobilità
- Irradiazione del dolore
- Limitazione funzionale
- Aumento del dolore durante i movimenti come flessione, torsione o il sollevamento
Il dolore discogeno può variare in intensità e può occasionalmente irradiarsi verso le regioni adiacenti, come glutei o gambe nel caso di dolore lombare.
Ma quali sono le cause di questo disturbo? Innanzitutto, quando le sollecitazioni a carico del disco intervertebrale sono particolarmente intense, l'azione contenitiva fornita dall’anulus può venir meno, con uno spostamento del nucleo polposo dalla sua posizione centrale. Tutto questo può derivare da diversi fattori, tra cui:
- Invecchiamento naturale
- Usura del disco
- Sovrappeso o obesità
- Vita sedentaria
- Ernia del disco
- Traumi acuti
- Incidenti, come cadute o impatti diretti sulla colonna
- Sollecitazioni meccaniche croniche
- Sollevamento pesi
- Postura scorretta
- Microtraumi ripetuti
È molto importante sapere che la degenerazione dei dischi intervertebrali può causare, oltre a un forte dolore, anche la rottura parziale o totale dell'anello fibroso del disco, con la fuoriuscita del nucleo polposo e portando conseguenze molto più gravi.
Quali sono i trattamenti più efficaci per combattere il dolore discogeno
Identificare la causa esatta che porta alla comparsa di questa tipologia di dolore, è fondamentale per elaborare una diagnosi accurata e determinare il trattamento più efficace.
Per fare ciò, è necessario seguire un approccio metodico e totalmente concentrato sul paziente, come quello applicato dalla medicina del dolore, che si appoggia all'esperienza di un'equipe multidisciplinare specializzata in diversi campi della medicina.
Il primo passo consiste nel raccogliere i dati dell'anamnesi del paziente, per poi valutare le manifestazioni del dolore discogeno, i sintomi associati e la severità di disturbi. Successivamente, grazie ad esami strumentali, esami di laboratorio e la visita effettuata dallo specialista, si procede all’elaborazione di una diagnosi chiara.
A questo punto, è possibile studiare un piano terapeutico specifico per ogni persona, attraverso la combinazione di terapie conservative, terapie minimamente invasive e tecnologie avanzate che mirano a ridurre il dolore e migliorare la qualità di vita del paziente.
Per quanto riguarda il dolore discogeno, ad esempio, è possibile procedere attraverso diversi trattamenti tra cui la terapia peridurale antalgica, che utilizza corticosteroidi e anestetici iniettati direttamente nello spazio epidurale per ridurre l'infiammazione e il dolore, o la terapia con radiofrequenza che interrompe la trasmissione dei segnali dolorosi lungo i nervi della colonna vertebrale, particolarmente indicata per trattare il dolore cronico.
Un altro approccio estremamente efficace è quello che utilizza la discectomia percutana, una procedura minimamente invasiva progettata per alleviare il dolore tramite la rimozione di una parte del nucleo polposo. Questa manovra riduce la pressione esercitata sui nervi circostanti e, di conseguenza, allevia il dolore. Viene spesso presa in considerazione come soluzione in caso di ernia del disco.
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Ora che conosci le cause del dolore discogeno e quali sono i trattamenti più utilizzati per combattere il dolore, contattaci per fissare un appuntamento o richiedere maggiori informazioni.